FACILE |
Il percorso segue per circa 4
Km. la vecchia statale Umbro-Casentinese, per abbandonarla appena superato il ponte della
Marianna in località Valbiano, imboccando la carreggiata sulla destra che inizia
immediatamente ad inerpicarsi lungo la valle del torrente Ruscello.
Dopo la prima parte che si svolge a mezza costa nellamena gola, superata la sorgente
del Fonte Macchie, dopo circa 3,5 Km., lorizzonte si allarga e, superato il ponte
che attraversa il ruscello, si susseguono vedute a volte discrete, a volte maestose che si
stagliano sul verde della vegetazione o sullazzurre cangiante del cielo fino a
raggiungere lapice a quota 750 metri, da dove si può spaziare su tutta la corona
dellAppennino con le cime del Monte Fumaiolo (1407 m.), del Monte Comero (1300 m.
s.l.m.), del Monte Carpegna (1415 m.) e del Monte Aquilone (900 m.).
La discesa, fra vecchi casolari abbandonati e pievi diroccate, conduce dopo 9 km., al
punto di partenza.
Torna all'Indice Mountain bike
|
MEDIO |
Partendo dalla Via Don
Sturzo, nella parte alta dellabitato di Sarsina, si segue il sentiero per le "marmitte dei giganti".
Raggiunta la mulattiera di Cereste, la si percorre fino al bivio per Montalto (474 m.).
Qui si gira a sinistra e si prosegue fino a raggiungere i resti della abbazia di San
Salvatore in Summano.
Continuando, lo sterrato si restringe e, rapidamente, arriva al fosso Mulinello, dopo il
guado, il sentiero giunge al rudere di Saiano (450 m.), poi a quello dei sassi (540 m.) e,
di seguito, allincrocio con lo sterrato che, a destra, conduce a Pian di Meglio (668
m.).
Superata la sbarra alla fine della strada, ci si immette nuovamente, a destra, nella parte
alta della mulattiera di Careste a quota 712 m. che si percorre per circa 4 km, fino al
bivio in prossimità di Bazzano (550 m.).
Girando a sinistra, si sale fino alla cima del Monte Finocchio (643 m.), e quindi,
raggiunta la provinciale 128, si prosegue a destra per Tezzo. Da qui si può affrontare a
sinistra la varante del percorso che conduce a Vetracchio (390 m.), ridente località in
un ambiente agreste di altri tempi.
Ritornati a Tezzo, il rientro a Sarsina è una continua discesa.
Torna all'Indice Mountain bike
|
MEDIO |
Si percorre la
mulattiera di Careste per 5 Km., fino a superare Bazzano (550 m.) di poche centinaia di
metri.
Poco prima di raggiungere una casetta di pietra a sinistra della strada, si imbocca a
destra una sentiero che, oltrepassata una sbarra, inizia a scendere lungo il fianco di
Monte Guscella (559 m.).
Superate le rovine di Cà Guscella, si prosegue in ripida discesa fino al Rio Cella (319
m.). Guadato il fosso, il sentiero si inerpica fino al vicino Mulino Vallicella (353 m.).
Qui la strada si allarga e, comodamente, conduce alla provinciale 128 che si percorre
sulla destra in direzione Sarsina.
Superato il valico del Monte Finocchio (607 m.), si scende per 2 km., fino a raggiungere
Tezzo. A sinistra inizia la variante del percorso che conduce a Vetracchio (390 m.),
ridente località in un ambiente agreste di altri tempi.
Ritornati a Tezzo, il rientro a Sarsina è una continua discesa.
Torna all'Indice Mountain bike
|
DIFFICILE |
Imboccata la provinciale
128 in direzione Ranchio, dopo 2 Km., si giunge in località Calbano
(355 m.). Lasciate alle spalle le antiche torri, si prende lo sterrato a sinistra che,
dopo aver costeggiato la nuova "Arena Plautina" ed una campagna dalle tipiche
coltivazioni collinari, si butta rapidamente sul Rio della Crocetta. Da qui si risale, con
qualche difficoltà, fino alla mulattiera di Careste.
Superata dopo 6 Km lomonima Pieve a quota 690 m., ci si immette a sinistra in uno
spettacolare tracciato molto tecnico che, con continui saliscendi e avvicendamenti
ambientali, conduce alla vecchia chiesetta della Madonna del Mangano (509 m.).
Si prosegue a sinistra lungo un brullo sentiero a mezzacosta che immette in uno sterrato
che conduce alla località di Tibbio e da qui alla Casetta di Campagna, per ritornare,
dopo 1 Km., alla mulattiera di Careste.
Si risale quindi a sinistra per circa 200 metri per poi prendere la strada a destra che
conduce alle "Marmitte dei giganti".
Proseguendo si arriva alla parte alta di Sarsina dopo 500 metri.
Torna all'Indice Mountain bike
|
MOLTO
DIFFICILE |
Partendo dalla
parte alta dellabitato di Sarsina (Via Don Sturzo), si imbocca lantica
mulattiera che conduce alle "marmitte dei giganti".
Proseguendo si raggiunge la mulattiera di Careste che si percorre fino a superare la
omonima pieve (690 m.) dopo circa 7 Km.
Imboccato il sentiero di sinistra, lo si percorre affrontando discese tecniche, guadi,
castagneti, macchia mediterranea, fino a raggiungere il rudere della chiesetta della
Madonna del Mangano (509 m.).
Poco oltre, sulla destra, per una discesa mozzafiato, si raggiunge il fosso di Ruscello
che si costeggia per alcuni chilometri di ineguagliabile bellezza fin sotto la chiesa di
Valbiano, dopo aver spinto la MTB per 100 metri di salita impossibile.
Si prosegue sulla destra per la carrareccia di Careste. Superata la pieve diroccata di
Ruscello (650 m.), dopo poche centinai di metri, ci si immette su un irto sterrato che si
abbandona poco più avanti per prendere a destra un sentiero di crinale che fa raggiungere
la quota massima del percorso (Monte di Facciano 936 m.). Tra pascoli e boschi, in
continuo saliscendi, si arriva al Monte Bandiera (823 m.). Fine delle fatiche.
Da qui, discese panoramiche si susseguono fra faggeti e pinete fino a raggiungere Quarto (340 m.) e lomonimo lago.
Il rientro è per la vecchia statale Umbro-Casentinese che si percorre per 7 Km., fino a
Sarsina.
Torna all'Indice Mountain bike |