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Basilica Cattedrale di San Vicinio

 

Costruita negli anni intorno al Mille, è considerata uno degli esempi più pregevoli di stile romanico in Romagna. Alla facciata sobria ed elegante fa riscontro l'interno solenne ed austero che i restauri effettuati negli Anni Sessanta hanno riportato alle linee originali.

Da vedere: il pregevolissimo ambone (XII sec.) nel presbiterio coi simboli dei quattro Evangelisti; il bassorilievo marmoreo (databile al X sec.) ai piedi dell'altare maggiore con Cristo fra gli arcangeli Michele e Gabriele; il fonte battesimale, in fondo alla navata sinistra, costituito da una vasca lustrale tardo-romana.

La chiesa e' meta continua di pellegrinaggi e visite per ottenere, da sacerdoti appositamente incaricati, la benedizione con la "catena di San Vicinio" (collare in ferro che una tradizione millenaria fa risalire al Santo), che viene posta al collo dei fedeli per la protezione contro il maligno.

SAN VICINIO
Sul finire del III secolo ed agli inizi del IV, al sopraggiungere della persecuzione di Diocleziano, Vicinio partì dalla Liguria e giunse alla Città di Sarsina ove fu ordinato vescovo.
Resse la diocesi sarsinate per 27 anni e 3 mesi.
Poesia e leggenda infiorano la biografia del primo vescovo, alla cui elezione avrebbero concorso addirittura due angeli bianchi - con l'infula episcopale in mano - nel cielo di Musella.
In questa località collinare, a 10 Km da Sarsina, l'anacoreta viveva in preghiera quando la Chiesa sarsinate, illuminata dall'angelica apparizione, lo volle suo pastore.
La voce popolare si fa arditamente fantasiosa nel racconto straordinario dei funerali, allorché una altissima quercia s'inchinò riverente al passaggio del funebre carro, trainato da due poveri giovenchi che furioso dolore portò poi al suicidio nell'onda tumultuosa del Savio.
Ma i prodigi, quelli che hanno chiamato e che richiamano folle di pellegrini all'altare, continuano ad esaltare la fama taumaturgica di S.Vicinio, dispensatore di grazia e guaritore di indemoniati.
Al centro del culto ultra millenario è  la cosiddetta "catena", specie di collana - snodato - di ferro che sarebbe stato lo scomodo cilicio di S.Vicinio (curvo in preghiera con una pesante pietra "incatenata" al collare) e che, da secoli, viene offerto al bacio  e messo al collo dei fedeli.


Ulteriori informazioni sulla Cattedrale, sulla vita di San Vicinio e sulla sua devozione che da secoli richiama a Sarsina migliaia di turisti, possono essere trovate presso il sito della stessa

 

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Data ultimo aggiornamento 12-11-2020